Come prima cosa chiariamo che non è aglio dimenticato in frigo da mesi ma aglio normalissimo che viene lasciato fermentare in un ambiente a temperatura e umidità controllata per 30 giorni. In seguito viene lasciato ossidare per ulteriori 45 giorni e il risultato sono degli spicchi di aglio neri, morbidissimi e super aromatici.
Questo prodotto nasce nel 2004 in Corea, patria della tecnica della fermentazione dei cibi a scopo conservativo (pensate al classico kimchi coreano ottenuto dalla fermentazione del cavolo).
Il sapore che si ottiene è incredibile! Il classico gusto pungente fa spazio a note di liquirizia e di salsa di soia che ne permettono un utilizzo molto ampio in cucina.
Recentemente ho mangiato una crema di porcini con dei crostini all’aglio nero FAVOLOSI, ma possiamo utilizzarlo anche come salsa di accompagnamento a carni o addirittura in dolci di altissimo livello dato che il classico sapore/profumo dell’aglio a cui siamo abituati sparisce con la fermentazione.
Per gli amanti del prodotto tradizionale invece ci si può sbizzarire in piatti che contengano entrambi i prodotti giocando sul contrasto cromatico e sensoriale dei bulbi (provate a realizzare una crema di aglio classico con gli spicchi precedentemente bolliti nel latte per 3 volte e una crema di aglio nero frullando gli spicchi con un pò di latte fresco, salsa di soia e un pizzico di cannella in polvere).
Il prodotto si trova oggi in commercio in diversi ipermercati italiani (sulle superfici più grandi) e potrebbe essere il colpo vincente e inaspettato per una cena gourmet.